XEROTONINA 38 | Come fotografarsi i piedi 👣 e fare soldi | Sorellanza in vacanza | Che stile, con più donne e più tasche | Il podcast di Huda | Milly 💶sui Gender bond | Audiolibri letti da voi
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
IN AGENDA QUESTA SETTIMANA ➡️ Se potessi andrei qui a Ornamenta, vestita come sulla locandina, alla scoperta dell’arte contemporanea disseminata tra i boschi della Foresta nera in Germania. Comunque, c’è tempo fino al 29 settembre!
Business | Come fotografarsi i piedi 👣 e fare soldi💶
🔗 Link: Sole trader: why is Lily Allen selling feet pics on OnlyFans?- The Guardian (in inglese)
Non esiste famosa che non abbia esibito i piedi, più o meno volontariamente, che non siano stati indicizzati in tempo reale su Wikifeet, il Wikipedia dei piedi femminili. Da quando esiste, stiamo parlando del 2008, la piattaforma inserisce quotidianamente le foto delle estremità delle vip che si trovano in Rete (per gli uomini è stata fatto una sezione a parte men.wikifeet.com). Il sito che conta 3 milioni di visualizzazioni al giorno ha un pubblico sia maschile che femminile. Tra le star più seguite c’è la 39enne cantante inglese Lily Allen, che, dopo aver scoperto che 2000 persone della comunità feticista avevano definito i suoi piedi bellissimi, ha deciso di avviare un’attività lucrativa su YouPorn. Chi d’ora in poi volesse adorare le sue estremità, con foto inedite, dovrà pagare 10 dollari al mese. Secondo la giornalista del Guardian se tutti i devoti si abbonassero, Lily, che oltre a cantare conduce il podcast di successo sulla Bbc Miss Me, potrebbe guadagnare, con un paio di scatti, 240mila dollari in un anno. Un bel business!
Viaggi | Sorellanza in vacanza
🔗 Link: Host a sister - (in inglese)
Malesia, Turchia, Albania, Stati Uniti, Estonia, Giappone: non c’è paese dove un’iscritta al gruppo Facebook Host A sister non possa trovare una “sorella” disposta ad accoglierla a casa sua, gratuitamente. Si tratta di una comunità online, che ora conta 600mila iscritte, creata nel 2019 da Rashvinda Kaur e Natalie Cartwright come alternativa a Couchsurfing, ma gestita da donne e per donne. Per partecipare basta iscriversi e chiedere ospitalità per un soggiorno, o anche per un pranzo o la visita a una città che non si conosce. In alternativa c’è anche Nomad sister, piattaforma di ospitalità riservata anch’essa alle donne, che funziona allo stesso modo ma con regole più rigide: bisogna creare un profilo, sia per ospitare che per essere ospitate, inviare il documento di identità e pagare una quota associativa annuale, a importo libero.
Moda | L’appello: vogliamo più donne, più tasche, più taglie …
🔗 Link: Here’s what our clothes would look like if more women designed them - Vogue Business (in inglese)
Molto interessante questa inchiesta di Vogue Business “What Would Fashion Look Like If Women Were In Charge? (Come sarebbe la moda se le donne fossero al comando?)”che analizza il fashion system da un punto di vista femminile. Sì perché, fate due conti, e pensate ai più famosi stilisti. Quel mondo è ancora nelle mani degli uomini! In questo articolo le risposte di molte addette ai lavori che immaginano un business powered by women. Intanto ci sarebbero, dicono le intervistate, più inclusività nella vestibilità e nelle taglie, poi più attenzione a come cade un abito su persone dotate di seno (quello vero) e … ci sarebbero più tasche. Un must per noi! Vogliamo parlare delle camicie? Se ci fossero più opzioni sul mercato, alcune di queste potrebbero essere pensate e tagliate per accogliere le normo forme e non, come adesso, ispirate a quelle classiche maschili. Non parliamo poi delle scarpe. Come ci piacerebbe calzarne di più pratiche e senza tacchi proibitivi a prova di calvario. E ancora grazie a tessuti più morbidi, flessibili e adattabili alla pancetta stop and go, potremmo indossare dei pantaloni normali, anche quando abbiamo il mestruo o la pancia gonfia, senza andare in giro con la patta aperta camuffata! 🤦
Gen Z | Il podcast di Huda, italiana e figlia del Mediterraneo
🔗 Link: “Huda, nessuna e centomila”: cosa vuol dire essere una ragazza italiana di seconda generazione - La Nazione
Huda, ha 21 anni, ed è una ragazza italiana di seconda generazione, cresciuta in Brianza da genitori marocchini. Studentessa di scienze politiche a Firenze parla in fretta, come tutti i suoi coetanei, e su Spotify dal 27 giugno racconta il suo essere figlia del Mediterraneo tra razzismo e colorismo, divisa, tra due mondi: l’Italia, dove è nata, e il Marocco dove andava solo in vacanza a trovare i parenti. Nel suo podcast racconta le storie dei suoi coetanei come Zak, che vuole fare l’attore senza dover interpretare sempre uno spacciatore solo perché è nero; di suo fratello Bilal, che non vuole più sentire la pressione del padre tradizionalista perché è un maschio; di Sara, di origini tunisine ma con la pelle bianca, che vede gli amici intorno a sé discriminati per la loro pelle più scura; di Camilla, che è stanca di non essere presa sul serio sul lavoro perché giovane e donna e di Lorenzo fiorentino ed ex bullo. Uno spaccato della generazione Z tra serate sui Navigli, viaggi, amori, musica, scuola, lavoro ed esposizione sui social, che frequenta da quando ha 15 anni, e dove è riuscita a raccogliere una comunità di quasi centomila follower su Instagram e 310mila su TikTok (grazie ai quali si mantiene agli studi a Firenze).
Finanza | L’Islanda lancia sul mercato il primo gender bond emesso da uno Stato
🔗 Link: Iceland issues world-first sovereign gender bond - The Banker (in inglese)
L'Islanda è il primo Stato a emettere un'obbligazione di genere, confermando il suo status di società più equa al mondo (ne abbiamo parlato anche in Xerotonina 35). L'obbligazione appena immessa nel mercato è da 50 milioni di euro con un tasso fisso del 3,4% e scadenza a tre anni. Una buona notizia anche se i gender bond, la cui emissione è cresciuta del 53% nel 2023, rappresentano solo l'1% del mercato totale delle obbligazioni sostenibili. I proventi dell'obbligazione islandese finanzieranno iniziative governative per migliorare le condizioni di vita di donne vulnerabili e minoranze di genere, aumentando l'offerta di alloggi a prezzi accessibili e ridistribuendo il carico del lavoro domestico e di cura non retribuito.
➡️ Qui una risorsa di Valori (testata giornalistica finanza etica ed economia sostenibile) che spiega cosa sono e dove investire. Se avete dei “milly” che vi avanzano pensate a un portafoglio rosa👝
Audiolibri | La rassegna per l’estate
Di seguito alcune proposte di audiolibri da ascoltare in viaggio o sotto l’ombrellone. Al punto 10 le istruzioni per trasformare voi stessi in voce narrante dei libri preferiti.
La scelta del Financial Times (in inglese)
La selezione del New York Times (in inglese)
La raccolta del Time (in inglese)
Le proposte di Audible (attenzione potete ascoltarli gratis per 3 mesi con questa promozione)
Il catalogo di Rai Play Sound
I 400mila di Storytel ( gratis per 14 giorni)
I consigli della giovane Booktoker @levv97, attrice e voce di Storytel
La selezione di Wired
I bestseller di Voxa
⭐Sceglieteli dalla libreria e poi trasformateli in audiobook con la vostra voce grazie all’intelligenza artificiale (qui le istruzioni)