Xerotonina n. 6 | Una laurea e sempre in bolletta | Fritto e after come antidepre | Scienziate risorte | Cattive madri | Happy list | Il budget per i figli da 0 a 20 anni
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
Premessa
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Per maggiori info scrivetemi a luisannab@xerotonina.com
Il primo evento live di Xerotonina
Data fine novembre, dicembre, max gennaio. Prima o poi ce la faccio. Abbiate pazienza e sarete ricompensate. Location segreta. Menù: tante sorprese per tornare a casa con meno spleen e più serotonina. Condizioni per l’accesso: ognuna di voi deve contribuire a far crescere la comunità con tante sottoscrizioni alla newsletter.
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Ventenni | Una laurea e sempre in bolletta
🔗 Link: Hard Life – Ich habe studiert und bin pleite- Arte.tv (sottotitoli in italiano)
In questo breve documentario della serie “Hard Life” (vita dura) di Arte la storia di Jana, 26 anni, laureata da un anno che vive in una casa in condivisione con altri ragazzi a Colonia. Proviene da una famiglia operaia di Essen si è sempre mantenuta da sola, da quando ha 18 anni, lavorando nella ristorazione e con l’aiuto dei sussidi pubblici (650 auro al mese). Che deve però restituire. Vorrebbe cambiare lavoro, ma durante il corso di laurea in storia e spagnolo non ha potuto fare stage o corsi all’estero, quindi nessuna azienda prende in considerazione il suo CV. Continua a fare la barista per mantenersi e pagare i debiti. Un circolo vizioso che sembra non dover finire mai. Jana non è da sola in questo triste loop. In Germania, secondo l’ufficio federale di statistica, il 37.9% degli studenti è a rischio povertà (cioè hanno introiti inferiori a 1250 euro al mese) e la percentuale raggiunge il 76% se vivono da soli o in appartamento con altri.
Non c’è male | Fritto e after come antidepressivo
🔗 Link: Pulling an all-nighter is a temporary antidepressant- Npr.org (in inglese)
Il nostro cervello è un organo stupefacente che ci consente di percepire il mondo, di pensare, parlare, dormire, sognare. Uno studio, appena pubblicato sulla rivista Neuron della neurobiologa della Northwestern University Yevgenia Kozorovitskiy, ha evidenziato come la privazione di sonno abbia un effetto positivo sulla depressione, seppur temporaneo. Almeno sui topi che dopo una notte insonne erano più eccitabili, sessualmente attivi e anche meno depressi grazie a una scarica di dopamina localizzata nella corteccia prefrontale. Quelli che dormivano regolarmente erano un po’ tontoloni e apatici. Privarsi di ore di sonno non è salutare in generale, ma se anche il fritto è stato sdoganato dai nutrizionisti, consideriamo l’opzione di tirar tardi ogni tanto, per vedere che effetto fa sul nostro umore. Magari saremo un po’ più rincoglionite, ma meno depre.
Portafoglio | Dal nido all’uni: un investimento da 135mila euro
🔗 Link: Indagine: educare un figlio in Italia costa sempre di più - Moneyfarm.it
L’inflazione pesa su tutto, pure sul futuro dei nostri figli. Moneyfarm, nella sua indagine appena pubblicata, ha calcolato che oggi le famiglie italiane devono spendere in media il 3,7% in più rispetto al 2022 per educare un figlio, dal nido all’università. Il costo medio è salito infatti da 130.000 euro a 135.000 e può arrivare a 700mila per un percorso che prevede scuole private e laurea negli Stati Uniti. Nel paniere presso in esame a Milano vengono indicate 160 attività educative, che vanno dall’istruzione scolastica e universitaria, allo studio delle lingue straniere, dalle attività sportive o ricreative all’acquisizione di skill digitali. In un mercato del lavoro in continua evoluzione stage e corsi extra sono infatti da mettere in conto. Come pure gli imprevisti, che in questo budget non ci sono: la bocciatura che richiede l’iscrizione a una scuola privata, il sostegno psicologico, il cambio di direzione negli studi, la casa in affitto che non si trova più a prezzi ragionevoli sia in Italia, sia all’estero. I sacrifici dunque sono tanti, anche se l’investimento che è tutto a carico delle famiglie, (al contrario di altri paesi dove lo stato offre un prestito) a lungo termine, ripaga. Chi fa effettuato almeno un corso di laurea, master e dottorato, o corsi extra di formazione professionale e tecnica dopo il liceo, guadagna di più.
Tipe top | Le scienziate risorte dalla paladina delle STEM
🔗 Link: Why are they not on Wikipedia?’: Dr Jess Wade’s mission for recognition for unsung scientists- The Guardian (in inglese)
Si chiama Jess Wade è inglese, di mestiere fa la fisica e ricercatrice a tempo pieno. Quando esce dal suo laboratorio all’Imperial College London, passa il tempo compilando su Wikipedia le biografie di donne scienziate, ignorate dalla storia e dai media. Fino ad ora ne ha scritte più di 2000. Lo fa da quando ha 20 anni, oggi ne ha 35 e, ha dichiarato in questa intervista, che non smetterà fino a quando sarà necessario e sarà fatta giustizia. Solo applausi per questa paladina delle STEM! 👏👏👏
Disagio | Che para! Una playlist
🔗 Link: Le parole della canzoni- Treccani
Interessante questa iniziativa di Treccani che ha lanciato sui social delle pillole per spiegare i titoli di alcune canzoni creando anche una Playlist su Spotify. Tra le perle “Paranoia"- psicosi caratterizzata dallo sviluppo di un delirio cronico di grandezza, persecuzione, gelosia- che è anche il titolo della canzone di Laila Al Habash. L’autrice, una 25enne romana di origini palestinesi, descrive la para come una presenza ingombrante, un alien che si impossessa del corpo con cui, talvolta, si è costretti a convivere. Come recitano questo versi: “Lei non bussa quando entra, si siede e si addormenta dentro di me”. Nella colonna sonora su parole e canzoni anche il tormentone Paracetamolo di Calcutta. Una bella accoppiata.
Gingilli | Apribottiglia gioiello
🔗 Link: Cyrcus- ecommerce di oggetti di design fabbricati con tecnologie digitali
Ha le nostre forme questo apribottiglie che si chiama Lola e può stare in tasca o essere portato al collo. Per fare un regalo per gli altri o per noi. Disegnato dall’illustratrice e artista Olimpia Zagnoli (classe 1984), è in vendita nello shop online Cyrcus.it dove si possono scovare anche tanti altri oggettini progettati da designer e fabbricati con tecnologie digitali (stampanti 3D, laser e CNC). Made in Italy.
Bookcity | Non esistono cattive madri
🔗Link: Bookcity, il programma- Dal 13 al 19 novembre a Milano
Ricchissimo anche quest’anno il programma di Bookcity a Milano, il progetto che dal 2012 invade la città con numerosi eventi che coinvolgono autori e lettori. Più di 100 quelli che che avranno come tema la condizione femminile. Tra questi segnalo il 16 novembre la presentazione del libro inchiesta sulla maternità “Le parole delle madri. Voci, sussurri, grida” di Roberta Colombo Gualandri e Silvia Icardi che vedrà Francesca Rummo come voce narrante. Una raccolta di 30 testimonianze di donne che cerca di sfatare i tanti luoghi comuni e stereotipi su maternità e “cattive madri”. Il libro fa parte del progetto charity sviluppato con Fondazione Rava per sostenere l’umanizzazione del reparto maternità dell’Ospedale Mangiagalli di Milano. Cliccate qui per ascoltare un estratto dell’audiolibro.
Sondaggio | Cosa mettiamo nell’Happy list?
Qui trovate una delle tante n o i o s i s s i m e liste dei buoni propositi per il 2024. Vorrei pianificare dei viaggi, migliorare la beauty routine, iscrivermi in palestra, stare di più con le persone che mi piacciono, smettere di fumare, trovare un lavoro più soddisfacente. Alla nostra età sappiamo che sono tutte stronzate, che la vita va dove gli pare e possiamo controllare ben poco. Quindi limitiamoci a piccoli e saggi divertissement plausibili. Quali di questi?
brava! Sempre interessantissimo....