XEROTONINA 62 | Geni e problemi🧬 | Uomini? Scarsi coi messaggi ✅ pronti per il parchetto | Il tappeto hot | Moda: altissima, fastissima o zero? | La Grande Puffetta non ce la fa | Anche Pimpa è Xero!
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Consigli | Come superare gennaio, vive
Gennaio è arrivato ma la domanda è: “Quando se ne va”?
In questo memorandum di Becky Barnicoat, giovane vignettista inglese alcune suggestioni per arrivare al 1° febbraio, sane e salve. L’adagio è ancora quello che vi ho suggerito in Xero60 per il 2025 cioè abbandonate i buoni propositi e cercate consolazione in qualsiasi cosa vi dia sollievo, come immergervi in una vasca fino a quando non vi trasformate in un anfibio come il grande Lebowsky. O indossate un body in spandex, inforcate gli occhiali Meta e mimate gli esercizi di fitness con Jane Fonda come se fossero ancora gli anni Ottanta. Prima però, sballatevi! 😁
Tech e privacy | Giocare a dadi con il Dna
🔗 Link: Come ho scoperto che i kit per il test del Dna sono un pessimo regalo- Rivista Studio
A una cena un’amica mi dice: ”Dividiamo le spese per fare il test online del Dna così scopriamo da dove vengono i nostri geni, qual è la nostra origine geografica”. Detta così mi sembrava una proposta affascinante. Basta mettere in bocca un cotton fioc spedirlo in una provetta e aspettare i risultati. Africa, Asia, Scandinavia: dove saranno le mie radici? Poi mi sono imbattuta in questo articolo che spiega quali società (made in Usa) offrono questo tipo di servizio e i rischi che corriamo e ho cambiato idea. Le preoccupazioni su privacy e sicurezza dei dati personali sono ben fondate visto che la regolamentazione americana è molto più permissiva rispetto a quella europea. Alcune aziende potrebbero condividere i dati con case farmaceutiche e forze dell’ordine anche se dichiarano il contrario. Ci va cauta anche la testata Cnet in questa rassegna dei siti migliori per effettuare i test dove vengono evidenziati i pericoli: la possibilità che le vostre generalità vengano vendute o rubate, la predisposizione presunta ad alcuni malattie e i risultati falsi positivi. Nemmeno leggere la privacy policy di Myheritage, sito creato nel 2003 dall’imprenditore israeliano Gilad Japhet acquisito poi, come molti altri che offrono un servizio simile, dalla stessa società di investimento californiana Francisco Partners, mi ha tranquillizzato. Io getto la spugna, ignorerò i miei antenati e, se proprio dovessi fare un test per ragioni di salute, opterei per strutture italiane.
XX vs XY | Perché gli uomini non rispondono ai messaggini
🔗 Link: The Agony of Texting With Men- Theatlantic.com (in inglese)
Che abbiano una deriva autistica è scientificamente provato, che non amino molto socializzare, vedi questo ⬇️sketch sul parco giochi per i giovani adulti, è altrettanto vero
ma soprattutto è provata l’incapacità dei maschi o a dir poco “stitichezza” a rispondere ai messaggi di testo al telefono. Tra le ragioni indicate in questo articolo intitolato l’agonia di scambiare messaggi con gli uomini pare ci siano imbarazzo, pigrizia e ansia da prestazione: “Si spendono molte energie per pensare a una risposta adeguata e quindi si rimanda al dopo- afferma Joe nell’intervista-. Poi più tardi diventa domani, e poi domani diventa il giorno dopo, e poi me ne dimentico, perché nella vita salta fuori qualcos’altro di più importante". Secondo la psicologa Niobe Way, autrice di Rebels With a Cause: Reimagining Boys, Ourselves, and Our Culture gli uomini sono scarsi nella comunicazione perché sono scarsi nelle relazioni interpersonali e la connessione pressante h24 con lo smartphone non aiuta. Anzi.
Beauty | Il tappeto magico: tu fai yoga lui ti ringiovanisce con i led


🔗 Link: Cosmo Trends- Beautystreams.com (in inglese)
Viene presentato in questi giorni al Cosmoprof di Miami, il format italiano della fiera sul mondo dell’estetica, il tappeto per lo yoga che promette di fare miracoli alla vostra pelle mentre vi allenate. Si chiama Yoga Mat è dotato di luci led e a infrarossi e porta benefici al corpo in soli 20 minuti poiché sarebbe in grado di aumentare il flusso sanguigno e migliorare la pelle e ridurre l'infiammazione di muscoli, articolazioni e ossa, alleviando le tensioni. Costa 500 euro ed è prodotto dall’azienda olandese Faeves by Céleste che fa anche le maschere led per il viso a forma di gatto 🙀 vedi Xerotonina 11. Io di tappetino per i dolori articolari ho ancora quello dei fachiri d’agopressione Mysa che di eurini ne costa 65. Un upgrade, meno punitivo, non mi spiacerebbe, se funzionasse.
Moda | Le tentazioni: Parigi vale come un click su Temu?
🔗 Link: -Louvre Couture- Sortiraparis.com
Mentre a Parigi verrà inaugurata il 24 gennaio la prima mostra interamente dedicata alla moda al museo del Louvre, dove verranno esposte un centinaio di creazioni leggendarie, si fa strada in Rete il fenomeno di rinunciare a tutto quello che va appeso in un armadio. Il trend “No buy year”, apparso su TikTok, prevede infatti 4 regole: niente vestiti nuovi, niente scarpe e accessori; nessuno acquisto d’impulso o spinto dell’ansia e dalla noia; no ad Amazon o Temu o qualsiasi piattaforma di acquisto veloce; no alle decorazioni di casa come le candele. L’intento è quello di prendere consapevolezza sulle vere priorità, spostare il focus del possesso all’essere, puntando su viaggi e momenti di qualità con le persone care. Morale: se decidete di andare a Parigi a vedere Louvre Couture siete fashion osservanti, se andate in una boutique qualunque a compravi una giacca in saldo siete straccione disobbedienti. Se andate al Louvre a vedere la mostra e non resistete ad acquistare un capetto che vi piace un botto siete una XeroGirl. 🥇
🤮Fastidi | Potere alle donne: il sogno della grande Puffetta resta solo sulla carta
🔗 Link: We’re not going back on gender parity, say Davos leaders - Weforum.org (in inglese)
📽️Adding trillions with gender parity - il video del dibattito
Equità e inclusione di genere non sono tra le priorità del World Economic Forum a Davos. Lì si parla di geopolitica e intelligenza artificiale. In un panel collaterale però è stato affrontato anche il tema della parità che è ben lontana da essere risolta. Nonostante si continui a dire che:
-se le donne partecipassero attivamente all’economia con lo stesso ruolo degli uomini il PIL mondiale sarebbe più alto del 20% (dati Banca Mondiale)
-l’uguaglianza di genere nel mondo professionale è “una scelta assolutamente ovvia” (lo afferma Michael Ensser, presidente della società di reclutamento di manager Egon Zehnder), ma i conti non tornano.
Ci sono segnali di arretramento sul peso che le donne hanno a livello professionale sia nel nostro Paese, sia a livello globale. Secondo questo articolo del Financial Times 4 delle più grandi società di consulenza stanno fallendo gli obiettivi del 2025 relativi alla rappresentanza femminile. Tra le ragioni, lo ha spiegato Lutfey Siddiqi, inviato del governo del Bangladesh, la politica del tokenismo (sforzo simbolico di accogliere una minoranza, dando l’idea di inclusione sociale, al fine di deviare le accuse di discriminazione) e del principio di Puffetta (inserimento di una sola componente femminile all’interno di un team come controparte di un universo maschile molto più variegato e numeroso). In parole povere in questi anni sono state messe in atto forme di rappresentanza femminile solo di facciata, manager e professioniste sono state inserite nelle aziende dall’alto a forza senza però costruire una cultura inclusiva dal basso. Soluzioni in vista poche. Insomma siamo nel 2025 ma sembra il 2010 quando venne pubblicato un fumetto dal titolo “La grande Puffetta” dove la protagonista si rende conto che, sebbene i Puffi la adorino, non la prendono affatto sul serio. Per darle la possibilità di farsi valere, Grande Puffo la mette al comando, scelta che non sarà affatto gradita. E la storia si ferma qua.
Compleanni milanesi | Nuove Cinquantenni
Quest’anno festeggiamo due new entry nel magico mondo delle fifties. La Pimpa che ha sempre 5 anni da 50 anni, da quando nacque dalla matita di Altan a Milano in un pomeriggio del 1975, e la libreria delle donne di Milano un luogo importante nel percorso e nella storia del femminismo italiano fondato nella sede storica via Dogana 2 anch’esso in quell’anno, e oggi in Via Calvi.
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