XEROTONINA 82 | Sogni e bisogni | Da sole è meglio: i condomini al femminile da Londra a Vienna | Pronte all’ormometro? | Quando l'arma segreta è una donna | Troppo caldo! Soluzioni anti sfregamento
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete scrivermi la mail è luisannab@gmail.com. Grazie!
Collage-ne | Sogni e bisogni
Rieccoci alla rubrica COLLAGE-NE con idee di stile, spunti di lettura e cazzate. Didascalie da leggere da sinistra a destra in senso orario.
1- Nel linguaggio dei fiori, il loto è simbolo di benessere, purezza e rinascita spirituale ed è anche associato ad un percorso di elevazione spirituale e di distacco dal mondo materiale. Ribadiamolo con questo anello scultura creato dalle Sibille, artigiane romane raffinate. Prezzo su richiesta.
2- Cosa c’è di meglio che concedersi 5 minuti di sogno guardando gli annunci immobiliari dei castelli francesi? Nella mia “salle de bain” ideale esce champagne dal sifone della doccia. Nella realtà non è proprio così. Comunque su questa proprietà di 310 m² in un castello del XII secolo, classificato come monumento storico nazionale, con fossati, parco e annessi, a 30 minuti da Avignone, c’è da farci un pensierino. 700mila euro ed è vostro.
3- Lo so, è una mia fissa il marinière. Qui il trittico cappellino di paglia, maglia e birretta è irresistibile. Li trovate qui.
4-E per finire un bel peeling ai piedi, solo come Marina Abramovic sa fare. Con i prodotti giusti però. La novità sono quelli di Birkenstock che propone un kit speciale per le nostre estremità.
Società | Da sole è meglio. L’edilizia al femminile da Londra a Vienna
🔗 Link: Women-only tower block to open next summer- Bbc.com (in inglese)
Stare da sole – dormire da sole, mangiare da sole, perfino abitare da sole – può essere una scelta di benessere. Non lo diciamo noi, lo dicono diversi saggi appena pubblicati ( The Joy of Solitude o The Joy of Sleeping Alone), a patto, ovviamente, che sia scelta e non subìta. Dunque via libera al tavolo per uno, alla camera tutta per sé (anche per chi è in coppia), al bagno con candele e musica e al weekend sul divano a guardare stronzate in solitudine, fino a una bella cena (come suggerisce il libro della scrittrice Emma Gannon, Table for one). Sociologi e psicologi concordano: la chiave è la scelta. La solitudine “imposta” può ferire, ma quella volontaria può diventare un atto di libertà e benessere.
Poi ci sono anche i rifugi per le situazioni tossiche e “pese” da cui fuggire, non solo a causa di violenze domestiche ma anche per donne single, magari con figli, che non ce la fanno semplicemente ad arrivare a fine mese. La crisi degli alloggi a prezzi accessibili, nelle grandi città, colpisce infatti in modo sproporzionato le donne, che continuano a dover affrontare un divario retributivo di genere che le porta a guadagnare in media meno degli uomini, limitando la loro capacità di permettersi l’affitto. Proprio a loro è dedicato il nuovo progetto di torre abitativa “Brook House” che sorgerà ad Acton (Londra), e sarà un unicum nel Regno Unito. Un intero edificio con 102 appartamenti sociali accessibili, destinati a donne sole e in particolare a chi esce da situazioni di merda. Il progetto, sostenuto da Women’s Pioneer Housing (fondata nel 1920 da suffragiste), è un segnale forte: la solitudine, qui, non è abbandono, ma possibilità di riscatto.
L’ecosistema urbano al femminile di Vienna
Anche Vienna ha fatto della casa un terreno di innovazione sociale al femminile. Già dagli anni Novanta, nel quartiere Floridsdorf, nasce Frauen-Werk-Stadt (il più grande quartiere d'Europa progettato da donne per le donne): 357 appartamenti pensati per accompagnare le diverse fasi della vita, dalla convivenza alla maternità, fino alla vecchiaia. Gli spazi, flessibili e intelligenti, distribuiscono i carichi di cura: cucine vivibili affacciate sui cortili gioco, lavanderie comuni, ambienti visibili e sicuri che favoriscono la socialità spontanea e il mutuo aiuto tra vicine.
Su questa scia, nei primi anni Duemila prende forma l’esperienza del Frauenwohnprojekt [ro*sa], che porta il concetto di co-housing partecipativo ancora oltre. Qui le donne progettano insieme non solo gli spazi, ma anche il modo di viverli e gestirli, creando vere comunità solidali. Il primo insediamento, [ro*sa] Kalypso, nel distretto di Kabelwerk, è stato completato nel 2009, seguito poco dopo da [ro*sa] Donaustadt nel 22° distretto, con un’impronta ancor più inclusiva e intergenerazionale.

Oggi il modello continua a espandersi con il nuovo progetto Vielfalt, in costruzione. L’ingresso delle residenti (che sono intestarie dell’affitto) è previsto per il 2026. Con 44 alloggi di varie dimensioni e numerosi spazi comuni — orti condivisi, lavanderia, biblioteca, sala eventi, giardini pensili e persino un piccolo supermercato — il progetto punta a costruire non solo un condominio, ma una vera rete di sostegno quotidiano.💪
➡️Per saperne di più: potete fare un salto alla Biennale Architettura a Venezia e visitare il Padiglione Austria dedicato proprio alle strategie dell’abitare per vivere meglio (Agency for better living) dove si ragiona su cosa rende davvero una casa uno spazio di qualità e su quali politiche servono per garantire alloggi equi, accessibili e pensati per la vita reale.
Femtech | Pronte all’ormometro?
🔗 Link: Canada's Eli Health secures $12m USD to bring saliva-based hormone tracking to market- futurefemhealth.com (in inglese)
Quante spie si accenderanno sul vostro cruscotto portatile che terrete al polso nei prossimi anni, giorno e notte? Saranno tante…nell’era in cui ogni parametro del corpo diventerà una notifica. Saremo ben oltre il contapassi: smartwatch e sensori che promettono già ora di misurare sonno, stress e pure l’età metabolica leggeranno il nostro futuro meglio di una cartomante. Se Samsung sta per lanciare un orologio che traccia l’apnea notturna e predice l’energia che spendiamo quotidianamente, la canadese Eli Health ha appena raccolto 12 milioni di dollari per portare sul mercato l’Hormometer™: un sistema che monitora in tempo reale i livelli ormonali (a partire dal cortisolo) usando solo un campione di saliva e uno smartphone. Niente più attese da laboratorio: in pochi minuti, saprai se sei sotto stress o hai solo bevuto troppi caffè. Quella che si apre è una nuova frontiera del benessere personalizzato, pensata soprattutto per chi affronta transizioni ormonali come perimenopausa, stress cronico e altri “simpatici” svarioni. Ogni volta che il vostro corpo parlerà biologicamente, il vostro smartphone sarà pronto ad ascoltarlo e a segnalare le anomalie. Ci faremo l’abitudine o rincorreremo a lidi senza rete? 🏝️
Tipe top | Quando l’arma segreta è una donna. Un’antropologa a capo dei servizi segreti britannici dopo 116 anni
🔗 Link: L'agenzia di spionaggio britannica MI6 nomina la prima donna a capo nei suoi 116 anni di storia - Perplexity con altre fonti online
Si chiama Blaise Metreweli, ha 47 anni, una formazione da antropologa a Cambridge, ed è stata scelta per guidare l’MI6, il servizio segreto britannico. È la prima lei in 116 anni di storia che ricoprirà la carica più alta dell’organizzazione che conta circa 3500 addetti e che riporta direttamente al Ministro degli Esteri. Blaise, che è entrata nel MI6 nel 1999 come agente in incognito, dopo un passaggio di alto profilo in MI5, è poi diventata direttore generale della tecnologia e innovazione (il “Q” reale). La sua ascesa è culminata in questi giorni nella nomina a “C” -cioè il codice che identifica la firma del primo capo del Secret Service Bureau con il privilegio di poter siglare i documenti segreti con una penna a inchiostro verde-. A pensare male c’è puzza di glass cliff (quando si affida a una donna un ruolo di leadership solo in momenti critici o di crisi) ma se invece vogliamo essere positive consideriamo che è stata scelta la persona giusta al posto giusto. Con la sua esperienza sul campo, nel tech e nei ruoli direttivi, Metreweli sarà il capo perfetto per l’intelligence del XXI secolo. Insomma celebriamola, perché è una nomina che non salva il mondo, ma cambia l’immaginario. E per molte di noi, questo basta.
Corpo | Quando la frizione è inceppata: soluzioni anti sfregamento delle cosce

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La sciura Marta qui sopra, che di mestiere fa la personal trainer, consiglia esercizi mirati per rimodellare la coscia. Ma non risolve il problema dello sfregamento che provoca, soprattutto in estate, quella fastidiosissima irritazione cutanea. Per un rimedio ignorante basta andare alla Decathlon e comprare la cremina anti friction al costo di 7 euro scarsi. In farmacia ci sono anche altre alternative più costose come Il Filmocare Dermovitamina o altri balsami da applicare in loco. Oppure se l’attrito colpisce mentre ballate il tango o passeggiate al chiaro di luna si possono usare i pantaloncini da ciclista che in più valorizzano girovita e fondoschiena. Li trovate da Tezenis e nelle mercerie. Comunque la killer application è lo stick portatile multiuso per ascelle, sottotetta sudato e vesciche ai talloni di Megababe che trovate online (approvato dalla Gen Z). Sì perchè anche le giovani ventenni hanno gli stessi problemi!
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