XEROTONINA 74 | La spa per le orecchie | Il futuro scritto da maschi e bot | Jeans fastidiosi | Sirene da record | Nel fiore degli anni (e non saperlo) | Asparagi alla Ralph
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@gmail.com. Grazie!
Musicoterapia | La spa per le orecchie con Chopin e i classici
🔗 Link: Music can lift mood, foster community and even rewire brains – but does it need to have a purpose? - The Guardian (in inglese)
No, la musica non spegne le vampate. Ci vuole ben altro, anche se Mozart e Chopin sono una valida alternativa a imprecazioni e depre. Come pure un po’ Purcell sparato dolcemente dal canale “Unwind”, la nuova stazione della BBC che promette di rilassarci con la musica classica quasi fosse una spa per le orecchie (un progetto però molto criticato). Ma attenzione: mentre le donne scoprono (o riscoprono) nella musica un rifugio emotivo potentissimo come racconta Alice Vincent, ex giornalista di musica pop, autrice del libro “Hark, how women listen” che lei definisce un libro per chi vuole ascoltare meglio e per chi non si sente ascoltato, il dibattito si infiamma. Deve davvero avere uno scopo la musica? Deve sempre “servire” a qualcosa? Relax, produttività, pace interiore? O possiamo anche solo ascoltarla perché ci fa stare bene, ci consola nei lutti, ci tiene compagnia mentre cantiamo stonate sotto la doccia? La musica, ci dicono anche gli scienziati, può persino ricollegarci il cervello. E fare miracoli: lo dimostra la storia della violinista Clemency Burton-Hill che si è ripresa da un ictus anche grazie al potere delle note. Ma oltre ai benefici terapeutici dovremmo lasciarla fluire e vedere l’effetto che fa.
Tech | Perdi le chiavi, trova le chiavi
🔗 Link: These are the best luggage trackers and key finders to locate your belongings - Good Housekeeping (in inglese)
Questa settimana le chiavi sono state dimenticate (a casa) per ben due volte e fortunosamente ritrovate. Che palle però. Sono molta tentata dal comprare i famosi portachiavi GPS che collegandosi alle funzionalità del telefonino ti permettono di rintracciarle in poco tempo. Ho fatto una piccola ricerca che qui condivido con voi. Pare che il più performante utilizzabile sia con la rete “Dov’è di Apple” che con quella “Trova il mio dispositivo” di Google sia il tracker Bluetooth Chipolo. Grande come una moneta, ma di plastica, permette di connettere allo smartphone tutti i nostri effetti personali (dalle chiavi, allo zaino, al trolley, c’è anche quello formato carta di credito da mettere nel portafoglio) aiutandoci a ritrovarli. Come? Suonando, o aprendo il cellulare e cercandoli su una mappa. Qui le istruzioni in italiano. Se poi vi rubano il telefono, vabbé. Sono ca@@i.
Cucina | Asparagi alla Ralph
🔗 Link: Le ricette di Ralph- Instagram (in inglese)
Belloccio, giovane e con un ottimo curriculum (ha lavorato con Ferran Adrià a El Bulli e con Heston Blumenthal al Fat Duck e al Ryugin di Tokyo) lo chef Ralph Schelling è una delle figure di riferimento della nuova cucina svizzera. Scrive su Monocle, ora fa il personal chef per i grandi eventi, e alcune delle sue ricettine le trovate sul suo profilo instagram. Questa semplice ma sfiziosetta ve l’ho copiata e tradotta qui:
Torta salata agli asparagi con feta e origano
Per 4 persone
Ingredienti:
1 rotolo rettangolare di pasta sfoglia
1 uovo, sbattuto
150 g di quark cremoso (tipo Philadelphia)
1 cucchiaio di origano (più un po’ per guarnire)
⅛ di cucchiaino di noce moscata
mezzo cucchiaino di sale
1 pizzico di pepe
500 g di asparagi verdi, con il terzo inferiore pelato
100 g di feta sbriciolata
Preparazione:
Preriscaldare il forno a 220°C.
Srotolare la pasta sfoglia con la carta da forno su una teglia. Ripiegare i bordi di circa 1 cm per creare un bordo e schiacciarli con il dorso di una forchetta. Spennellare il bordo con un po’ di uovo sbattuto.
Mescolare il quark, metà della feta, l’origano e le spezie. Spalmare due terzi del composto sulla base della sfoglia. Disporre sopra gli asparagi e ricoprire con il composto rimanente.
Cuocere per circa 30 minuti nel ripiano più basso del forno.
Spolverare con origano e la feta rimasta.
Tagliare a quadretti e servire caldo.
Gender gap | Il futuro scritto da maschi e bot
🔗 Link: Solo il 29% delle donne usa nel lavoro l'Ai generativa, serve più formazione - Il Sole 24 Ore
Meno donne usano l’Ai generativa nel lavoro e nell'attività professionale: ovvero come farsi superare anche dalle macchine, oltre che dagli uomini. In questo articolo del Sole l’ennesima notizia che attesta quanto le le donne siano sottorappresentate praticamente ovunque nel mondo dell’intelligenza artificiale: università, aziende, programmazione. Il fatto più grave è però che la usano anche meno degli uomini nel loro lavoro (29% contro il 41%). A peggiorare la faccenda, c’è questo simpatico rischio chiamato “gap augmentation”: cioè, se oggi il divario di genere è profondo, domani, con l’Ai, sarà abissale. Perché? Perché le donne si trovano spesso in ruoli lavorativi che l’Ai è ben felice di far sparire, mentre gli uomini se ne stanno comodi in ruoli manageriali che, guarda un po’, l’Ai rende più “efficienti”. E non è che le donne siano meno capaci, anzi: solo che spesso non si sentono “abbastanza pronte”. Pare che, davanti a un annuncio di lavoro, gli uomini si candidino anche se soddisfano la metà dei requisiti, mentre le donne vogliono arrivare con la laurea, il master, e il bacio accademico. La soluzione? Formazione. A tappeto. Dalle scuole medie ai corsi in azienda. Perché se le ragazze non iniziano presto a smanettare con l’Ai, il rischio è che, tra un algoritmo e l’altro, rimangano indietro. E no, non è solo questione di “quote rosa”, ma di non trovarsi un futuro scritto da maschi… e bot.
➡️Approfondimento assolutamente da leggere sulla newsletter AIgeist: Donne e Ai, la magnifica dozzina
Sport | Sirene da record
🔗 Link: 'Sirene da corsa': al femminile due record iridati made in Italy - Rai Sport
Nel nuoto, noi italiani siamo pressoché imbattibili (vedi la performance pazzesca di Sara Curtis, l’erede di Federica Pellegrini). L’acqua è un nostro elemento e lo sappiamo domare, in tutte gli sport acquatici. Anche nel nuoto in apnea con monopinna una disciplina recente che apprendo “trae ispirazione diretta dal movimento dei mammiferi marini, come i delfini e le balene che utilizzano un’onda armoniosa per muoversi in acqua con efficienza e velocità”. Bene anche qui siamo le numero uno. Pochi giorni fa due giovani sirene, Valentina Crivello e Serena Rebosio, hanno infatti raggiunto un nuovo record del mondo.Qui sotto invece un video di vera poesia: una danza subacquea di Amber Bourke, 35enne australiana, che ha appena stabilito un nuovo record mondiale per la camminata subacquea più lunga in apnea, percorrendo 112,83 metri senza respirare per 82.8 secondi, entrando nel Guinness dei primati. Tantissima roba!👏
Stile | La scomodità dei jeans con strass, brillantini e borchie. Belli, solo se sei Dolly

🔗 Link: 8 Controversial Jeans Trends That Will Be Everywhere in 2025- Eho What Wear (in inglese)
Con strass, brillantini, borchie, fiocchi, catene e …i jeans impreziositi imperversano anche se: pesano una tonnellata, quando ti siedi ti fanno l’effetto agopuntura su gambe e fondoschiena, costano (quelli belli) una fucilata, e le opzioni low cost (li trovate sia da Calzedonia che al mercato sotto casa) sono bruttine. Per me bocciati! A meno che non siate bionde, taglia 40, con le tette finte, strafatte di tutto (Ozempic compreso) come Dolly Parton che ha appena lanciato la sua linea di jeans. Lei porta benissimo i suoi “embellished jeans” country chic a 79 anni ma, di naturale, le resta ben poco.
Denim mania: qui una rassegna completa su altri modelli per questa primavera con l’intramontabile zampa di elefante..
Self Help | Nel fiore degli anni (e non saperlo): saggi e romanzi sulla menopausa
🔗 Link: Libri sulla menopausa. Oltre i tabù- Illibraio.it
La menopausa è inevitabile. Soffrire no. Quindi perchè non fare un salto in libreria e dare un’occhiata alle novità sugli scaffali che parlano proprio a noi “che siamo troppo giovani per essere vecchie e troppo vecchie per essere giovani?” (cit. Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg). Tra guide pratiche e manuali di sopravvivenza ci scappa anche una mezza risata, leggendo ad esempio il romanzo “Nel fiore degli anni” che ci dice che vintage è bello, e noi (tra una vampata e un dolorino) un po’ vintage lo siamo.
⬇️qui una rassegna delle ultime novità in lingua inglese
22 Books You Need to Read If You’re Going Through Perimenopause or Menopause
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