XEROTONINA 71 | Grazie a tutte🫶 | Cartellino rosso in menopausa | Viaggi: mai in tre | Manifesto Xerotonico | La nuova Spider della contessa è una Lambo | Gonnellone e recessione
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Grazie di cuore a tutte voi meravigliose ragazze della GenX che avete partecipato al primo Xerotonina Party!
Avete portato energia, sorrisi e quella magia che solo una comunità femminile sa creare quando si incontra con il cuore aperto. Abbiamo ballato, brindato, e condiviso momenti di libertà e leggerezza. Un grazie speciale a Missinred, la nostra dj d’eccezione, che ha acceso la pista con la sua musica 🔝, e a Chiara che ha catturato con il suo obiettivo il lato migliore di tutte noi. Nel prossimo numero della newsletter troverete i link per scaricare le immagini e la colonna sonora della serata.
Ci vediamo al prossimo giro di musica, chiacchiere e brindisi. 💃🍸
Con gratitudine e tanta serotonina,
Luisanna
Ed eccoci alla consueta rassegna settimanale ⬇️
Economia | Cartellino rosso in menopausa: le aziende buttano fuori le donne nel momento più cruciale
🔗 Link: Study: Women take ‘substantial’ earnings hit during menopause- Institute for EconomicPolicy Research (SIEPR) (in inglese)
Nel grande stadio del mondo del lavoro, dove si gioca ogni giorno la partita della carriera e dell’autonomia economica, alle donne in menopausa, sempre più sovente, viene mostrato il cartellino rosso. Non per un fallo, né per scarso impegno: semplicemente per il fatto di attraversare una fase naturale della vita. È questo il messaggio che emerge da una nuova ricerca condotta dall’economista svedese Petra Persson dell’Università di Stanford. Questo studio misura in modo preciso l’impatto economico della menopausa sulle donne lavoratrici. E i risultati fanno riflettere. Secondo i dati raccolti, le donne che si rivolgono al medico per sintomi legati alla menopausa — come vampate, insonnia, ansia o difficoltà di concentrazione — guadagnano in media il 10% in meno dopo quattro anni. Per molte, questo avviene perché sono costrette a ridurre le ore di lavoro o addirittura a lasciare del tutto il proprio impiego. A pagarne il prezzo più alto sono le donne meno istruite, impiegate in ruoli manuali o ripetitivi, e quelle che lavorano in piccole aziende private, dove mancano tutele e flessibilità.
Ma la partita potrebbe giocarsi diversamente. Lo studio di Persson mostra infatti che informazione e accesso a cure adeguate, come la terapia ormonale sostitutiva, possono ridurre significativamente l’impatto negativo sul reddito. E che supportare le donne in questa fase non è solo giusto, ma anche vantaggioso economicamente per aziende e sistemi pubblici.
C’è poi un segnale ancora più allarmante: molte donne finiscono per ritirarsi definitivamente dal lavoro, spesso attraverso il ricorso a pensioni per invalidità, perché i sintomi non gestiti rendono impossibile continuare l’attività lavorativa. Una sconfitta personale, ma anche una perdita collettiva di competenze ed esperienza. Eppure qualcosa si muove. Alcune grandi aziende stanno iniziando a introdurre politiche di flessibilità, supporto psicologico e assistenza sanitaria per le donne in menopausa. E in vari paesi, tra cui il Regno Unito e Stati Uniti (prima di Trump), la questione è entrata nel dibattito parlamentare. Secondo Persson, “così come esistono congedi parentali (che in Italia vengono utilizzati molto meno rispetto ad altri paesi europei) o misure per chi ha problemi di salute, è tempo di pensare anche a politiche che sostengano le donne nel passaggio della menopausa”. La sua ricerca è un primo passo importante per cambiare le regole del gioco. Perché nella partita della vita lavorativa, nessuna donna dovrebbe essere espulsa solo per essere diventata ciò che è: una versione più piena, potente e complessa di sé stessa.
Qui il documento completo:
Viaggi | In vacanza con le amiche? Mai in tre
🔗 Link: If The White Lotus Teaches Us Anything, Let It Be This: Never Take a Three-Person Girls’ Trip - Vogue.com (in inglese)
Non voglio fare spoiler della terza stagione della serie dramedy “The White Lotus,” ambientata nel magnifico resort di lusso Four Seasons a Koh Samui in Thailandia (leggete qui per vedere com’è). Ma, fin dalla prima puntata si può intuire che l’avventura tra le tre donne quarantenni, interpretate da Leslie Bibb, Michelle Monaghan e Carrie Coon, che decidono di fare una vacanza insieme, non andrà a finire bene. Lo racconta in questo articolo la giornalista di Vogue America Emma Specter che analizza il rapporto passivo-aggressivo che si instaura tra di loro. Quello che dovrebbe essere un viaggio di riconnessione e relax si trasforma in una lenta implosione di gelosie, esclusioni, incomprensioni e rivalità sottili. Il formato del "trio in vacanza" è spesso instabile può facilmente trasformarsi in un campo minato emotivo. Il motivo? In molte dinamiche a tre, due finiscono inevitabilmente per allearsi o connettersi tra loro, lasciando la terza emarginata, confusa o tradita. Specter osserva che questo schema non riguarda solo le donne ma nota come, nel caso delle amicizie femminili, ci siano emozioni profonde, memorie adolescenziali e dinamiche di intimità che rendono tutto più delicato e vulnerabile. Nel dubbio, meglio allargare a quattro la gita.
Motori | La nuova Spider della Contessa è una Lambo
🔗 Link: Lamborghini CEO wants women to feel the need for speed- Business Insider via Aol.com (in inglese)
Nel 1971 Anna Magnani sfreccia sulla Roma-Ostia con la sua Fiat 850 Spider nell’episodio “L’automobile” contenuto nel film “Tre donne”. La protagonista è Anna Mastronardi, ex prostituta, e animatrice della vita romana, soprannominata Contessa, che decide di comprarsi un’auto per migliorare il suo status di donna indipendente e tirarsela un po’ lungo via Veneto. Cinquant’anni dopo l’automobile è ancora sinonimo di indipendenza (il 40% delle autovetture circolanti in Italia sono intestate ad una donna con un valore medio di 24mila euro). Lo è meno per la Gen Z, che prende più volentieri in considerazione la formula ad abbonamento o servizi di mobilità a chiamata. Il possesso esclusivo interessa meno ai più giovani.
Nel mercato delle auto di lusso però c’è una nuova tendenza. Lo afferma Stephan Winkelmann, CEO di Lamborghini, che guarda proprio al target femminile per incrementare le vendite dei suoi bolidi. Nonostante il cliente medio Lamborghini sia costituito prevalentemente da uomini (il compratore tipo ha circa 45 anni, possiede 12 auto e si guadagna da vivere con ogni genere di lavoro immaginabile), le donne rappresentano il 5-6% dell’attuale clientela e sono in aumento. In alcuni mercati, come la Corea del Sud, la quota di Lambo Ladies è già al 50% e anche l’India ha un ottimo potenziale di crescita.
Fastidi | Manifesto Xerotonico
Il saggista, psichiatra e psicoanalista italiano Vittorio Lingiardi in questa puntata del podcast Sigmund parla del nostro corpo, anzi dei nostri corpi, della cura e del nutrimento che gli dobbiamo. Lingiardi ha appena ricevuto il premio Bagutta per il suo ultimo saggio “Corpo, umano” dove spiega perché il nostro corpo, nonostante sia oggi al centro di mille attenzioni, risulti ancora incompreso: la medicina lo scompone in oggetti parziali, la vita online lo sottrae alle relazioni reali, la politica lo strumentalizza. Occupiamocene.
A questo proposito ho chiesto a ChatGPT, con miei imput, di creare un algoritmo per il aumentare il benessere nella Gen X. Ne è emerso una formula matematica e un manifesto Xerotonico. Vedete un po’ se vi ritrovate:
D.GenX = (sp + fa + pp + ds + pf + st) / (nc + sr + stv) + [((ip + a + p + ef + sa + pi) ^ r) x u ]
Legenda per leggere la formula:
Fattori di Pressione:
sp = salute personale (cambiamenti ormonali, stanchezza cronica, sfighe)
fa = famiglia/anziani/figli adulti o adolescenti (far parte della generazione “sandwich”)
pp = problematiche professionali (burnout, nuove sfide digitali)
ds = discriminazioni legate a età/sesso (invisibilità, giovanilismo forzato dalla società)
pf = problemi finanziari (debiti, futuro pensionistico incerto)
st = società in transizione (tecnologica, culturale, climatica)
Fattori di Forza Interiore:
nc = nuova consapevolezza (sé autentico, valori maturi)
sr = sguardo rivoluzionario (anticapitalismo soft, ecofemminismo, visioni ibride)
stv = saperi trasversali (esperienza accumulata, intelligenza situazionale, saggezza pratica)
Mezzi di Rinascita Creativa:
ip = iniziative personali (cambi di carriera, passioni, attivismo)
a = amicizia (reti vere, scambi profondi, sorellanza)
p = preghiera/spiritualità (in mille forme, anche laiche)
ef = esercizio fisico (cura, gioia, autodisciplina)
sa = serate allegre (ironia, leggerezza, divertimento)
pi = pillole (di energia, ironia, bellezza, o effettive)
Potenziatori:
r = resilienza attiva (reinvenzione, adattamento creativo)
u = uso non convenzionale (strategie ibride, ironia, saggezza pop, tecnologie ribaltate)
In brevissimo: più passate delle serate allegre con le amiche e più aumenterà il vostro benessere. Garantito da Xero!
E poi ci sono tante piccole gioie come queste…😁
Fashion | Gonnellone e recessione

Nel primo numero di Xerotonina vi avevo parlato del rossetto come termometro della recessione. Non è l’unico. Anche i gonnelloni lo sono, come pure la moda minimalista e lo stile corporate (il vestirsi in modo adeguato e sobrio rispecchiando l’identità dell’azienda senza per forza usare l’uniforme). Guardatevi in giro. Negli Stati Uniti la recessione c’è già, e morde.
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serata top! da rifare e rifare e rifare........