XEROTONINA 68 | Le info per il primo Xerotonina Party del 25 marzo🪩 | Perché io valgo | Un Oscar, una squillo | Marinière senza tempo | Uomini e donne c'è baruffa nell'aria😱: tutte nel rifugio!
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Un giorno un tabaccaio di Novegro mi disse mentre cercavo di ricordare il pin per pagare un caffè e le sigarette: “Voi donne avete tante cose in testa è per questo che è difficile trovarle”
Eventi | Istruzioni per il primo esclusivo Xerotonina Party👯♀️ 🪩
Ecco tutte le info per partecipare all’esclusivissimo Xerotonina Party, riservato a donne più che maggiorenni che vogliono divertirsi: ballare con una super dj (fino alle 22.30 e poi tutte a nanna), bere cocktail e mocktail e anche solo fare quattro chiacchiere per una serata senza giudizi e pregiudizi ma, soprattutto, senza pensieri!
L’evento avrà luogo il 25 marzo dalle 18.30 alle 22.30
Il luogo è Pop Navigli a Milano (metro verde Stazione Porta Genova e poi 5 minuti a piedi)
La dj è Missinred, un vero mito alla console
Il dress code non c’è. Vestitevi come vi pare, soprattutto mise scintillanti con tanti barluscini
Ci sarà una fotografa professionista e un angolo ad hoc per i selfie - ma tutto con la privacy del caso
Per stare idratate non c’è che l’imbarazzo della scelta: cocktail Xerotonina con alcol e senza, champagne, vino e bibite varie
Ad accompagnare i drink piattini sfiziosetti e leggeri
Per partecipare dovete solo comprare il biglietto sulla piattaforma Eventbrite a questo indirizzo: ➡️biglietti-xerotonina-party
Basta scegliere sulla schermata a lato il numero dei biglietti e pagare con la carta di credito. E’ facile dai!
Il prezzo è popolare 15 euro e non è rimborsabile
Invitate le amiche più siamo più ci divertiamo! Per entrare basta essere donne, con vampate o senza, con tanta voglia di lasciare, per un po’, le sfighe fuori dalla porta!
L’arnica se vi fanno male le ginocchia ve la portate da casa
Per qualsiasi info scrivetemi a luisannab@gmail.com
PS: PER RAGIONI ORGANIZZATIVE É NECESSARIO ACQUISTARE IL BIGLIETTO ONLINE!
Ed eccoci alla consueta rassegna settimanale ⬇️
Talenti dimenticati | Perché io valgo
🔗 Link: The Final Copy Of Ilon Specht: The Icon Behind ‘Because I’m Worth It’- Forbes.com (in inglese)
È disponibile su Amazon Prime nella sezione documentari il film su una grande creativa misconosciuta che ha contribuito al successo globale di L'Oreal. In “The Final Copy of Ilon Specht” possiamo scoprire la storia della copywriter americana Ilon Specht (qui il ritratto del New York Times), scomparsa lo scorso anno a 81 anni. Ilon è stata una delle poche donne che lavorava per l’agenzia pubblicitaria McCann (allora Mcann Erickson) negli anni ‘60 e ‘70 e che ha coniato il mantra “Because I'm Worth It" (tradotto in italiano e altrettanto efficace: perchè io valgo). La copy nel 1973 non inventò solo uno slogan, ma anche un manifesto femminista di tre parole che, contro ogni previsione, cambiò per sempre la pubblicità. Un messaggio ancora toccante anche se, c’è da chiedersi, quando arriverà il giorno in cui non avremo bisogno di affermare o dimostrare sempre qual è il nostro valore.
Diamo i numeri | Un Oscar a ogni squillo
🔗 Link: Oscar Winning Prostitutes - vinylwriters.com (in inglese)
Sono almeno 13 secondo il sito Oscarhookers le attrici che hanno vinto l’Oscar come migliori interpreti nel ruolo di una prostituta o come addette all’industria del sesso. L’ultimo se l’è guadagnato pochi giorni fa Mikey Madison, sex worker in Anora. Se poi vogliamo fare un altro approfondimento ogni attrice che ha vinto la statuetta d’oro ha interpretato nella sua carriera almeno un personaggio che lavorava come escort o simili. Se il 95% ha recitato proprio come prostituta o tenutaria di bordello, il restante 5% ha interpretato ruoli comunque legati all’ambientino come massaggiatrici hard, lap dancer. Qui l’elenco delle più famose: Mikey Madison in Anora (2025), Charlize Theron in Monster (2004), Nicole Kidman in The Hours (2003), Halle Berry in Monster's Ball (2001), Kim Basinger in L.A. Confidential (1998), Jodie Foster in The Accused (1992), Julia Roberts in Pretty Woman (1991), Marlee Matlin in Children of a Lesser God (1987).
Non vi infastidisce un pochino la cosa? Ragioniamoci sopra.
Gen Z | C’è baruffa nell’aria: la generazione dei ventenni è la più divisa sulla parità di genere
🔗 Link: Gen Z men and women most divided on gender equality, global study shows - King’s College London (in inglese)
Ahia. Ahia. Ahia. Qui la tensione aumenta e mi chiedo se si possa far qualcosa. Questa interessantissima ricerca condotta in 30 paesi, di Ipsos e il King’s College London ha rilevato che ci sono notevoli differenze nel modo in cui la Gen Z vede il femminismo, i ruoli di genere e i diritti delle donne. Lo studio ha evidenziato che gli uomini e le donne della Generazione Z sono significativamente divisi sulle questioni di uguaglianza di genere, più di qualsiasi altra generazione. Qui altro che lezioni di educazione affettiva a scuola (le vogliono il 70% degli italiani) qui c’è aria di preistoria! Presto una rivoluzione! Oppure rifugiamoci in una comune prima che sia troppo tardi!
Ecco alcuni dati:
Femminismo: il 53% delle donne della Gen Z si definisce femminista, rispetto al 32% degli uomini della Gen Z. Questo divario del 21% è il più grande tra tutte le generazioni.
Ruoli di genere: oltre un quarto degli uomini della Gen Z (28%) crede che un uomo che resta a casa a prendersi cura dei figli sia "meno uomo", mentre solo il 19% delle donne condivide questa opinione.
Ruolo degli uomini nell'uguaglianza: il 60% degli uomini della Gen Z ritiene che agli uomini venga chiesto troppo per sostenere l’uguaglianza di genere, un'opinione condivisa solo dal 38% delle donne della Gen Z.
Percezioni di disuguaglianza di genere: circa il 57% degli uomini della Gen Z ritiene che promuovere l’uguaglianza delle donne sia andato troppo oltre e ora discrimini gli uomini, rispetto al 36% delle donne.
Tensione tra i generi: il 59% della Gen Z afferma che si respira un’aria pesante poco distesa e di scarsa armonia tra i generi nel proprio paese. Anche qui la percentuale più alta tra tutte le generazioni intervistate.
Gourmet | Noma e il caffè con le formichine
🔗 Link: Nomaprojects (in inglese)
Se pranzare al Noma, il pluripremiato e stellato ristorante di Copenhagen costa circa 600 euro, guidato dallo chef René Redzepi, noto per la sua ossessione per il cibo locale nordico (nel menù si trovano corteccia, grilli e renne) quanto può costare il suo caffè? Non meno di 50 euro per due confezioni da 250 grammi di chicchi tostati che potete farvi recapitare a casa pagando un abbonamento. Redzepi, seguitelo nel docufilm su Apple Tv “My perfect storm”, nel 2023 aveva annunciato di voler chiudere la baracca. Troppo stress. In realtà il ristorante è ancora aperto fino a giugno anche se a basso regime, mentre la sua brigata si sta orientando su un business forse più redditizio cioè la vendita online di prodotti caratteristici, dai brodi vegetali alle bevande, dalle salse, al caffè in grani appunto. Speciale lo è di sicuro, local in qualche modo anche, visto che è tostato proprio a Copenhagen e proviene da piccole coltivazioni messicane (avrà dentro anche le formichine come quelle che mette sul suo gelato?). Per addicted alla caffeina, che non badano a spese.
Moda | Min…a🤬 è primavera, pronte per la marinière?
Ci libereremo mai dalle magliette a righe, leggi marinière, le camice di jeans e i camicioni d’estate? Probabilmente no. E comunque guai a chi mi tocca le righe! Qui un’ottima rassegna su Vogue France. Nel riquadro sotto ⬇️ che porta a un altra newsletter come la mia invece una rassegna di capetti dal fascino classico e intramontabile per noi ragazze di una certa età. Chambray style.
Personagge | Zia Ann alla console: fiera di essere eccentrica
🔗 Link: Crazieauntieann- Su TikTok e Instagram
Mentre la super Missinred sta preparando la scaletta per il party Xerotonina ho trovato questo fenomeno del Web che è uno spasso. Inglesissima 60enne, eccentica come solo loro sanno essere, sposata con tre figli e docente universitaria, ha cominciato durante il lockdown a fare la pagliaccia sui social conquistando 670.000 follower e 13 milioni di like. Il suo motto è semplice: diffondere positività prendendo in giro solo se stessa: “Il mio focus è la salute mentale e il benessere, non uso luci o filtri. Mi rendo semplicemente ridicola e cerco di diffondere positività. Ce n’è sempre un gran bisogno”. Parole sacre.🙏
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