XEROTONINA 53 | Voto Usa, tra mascolinismo e "svaporate" | Il businessman che ama le Queenpause | Dalle ciabatte meccaniche alle "pittore" romane | Diamoci al giardinaggio! | Ode a nonna Lucy
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Tutte vittime del gaslighting? 🤷♀️🤷♀️🤷♀️Quante svaporate si sono fatte manipolare a tal punto da votare un bullo 78enne a cui piace afferrare le donne per la fica che ha definito le avversarie come incompetenti, gattare, puttane ecc.? Eccetto la first lady, naturalmente.
Le lovely ladies fedeli a Trump intervistate da Fox News
L’America è comunque e sempre un grande Paese democratico dove vive l’imprenditrice Martha Stewart (ne avevo parlato un anno fa nel numero 3 di Xerotonina). All’icona del lifestyle americano Netflix ha appena dedicato un docufilm, disponibile da pochi giorni sulla piattaforma, che lei ha stroncato. L’83enne ha dichiarato che la colonna sonora fa schifo, voleva il rap e non è stata ascoltata. La produzione avrebbe dovuto tagliare le ultime scene dove cammina zoppicando nel giardino e parlare meno delle sue avventure giudiziarie: “sono stati solo due anni di vita in prigione su 83”. Un episodio però, a cui è molto legata, è stato inserito “quello in cui mentre ero a Firenze per la luna di miele, ho lasciato il marito in hotel e sono andata da sola nella cattedrale di Santa Maria del Fiore. Ero così sopraffatta dall’emozione che ha baciato uno sconosciuto. Vorrei che tutti potessimo vivere una serata simile”.
Ai e diversity | Leena, voglio essere la prima e non l’ultima
Si chiama Leena Nair, ha 55 anni, ed è dal 2021 la seconda donna Ceo global nella storia di Chanel. Da quando ha iniziato a lavorare nello storico brand, dopo 30 anni in Unilever, Nair ha aumentato la percentuale di dirigenti donne dell’azienda dal 38% al 60%. Immaginate la sua incazzatura quando durante una visita alla sede di Microsoft ha messo alla prova ChatGPT, chiedendo al bot di creare una foto di un team di dirigenti di Chanel. Risultato? Tutti uomini in giacca e cravatta, pure vestiti male. Un’immagine non rispondente al vero e frutto di bias di genere visto che la manager ha rivelato che il 76% dei dipendenti dell’azienda sono donne come pure il 96% della clientela . Nair che vanta il primato di essere stata anche la prima Ceo indiana dell’azienda, ha dichiarato: “Sono stata la prima in ogni lavoro che ho fatto: prima donna, prima persona di colore, prima asiatica, prima indiana, e non voglio essere l’ultima“.
Arte | Dalle ciabatte meccaniche di Meriem ai ritratti delle pittore romane
Questa settimana segnalo due mostre perché la bellezza e l’arte sono sempre salvifiche. La prima si intitola For my best family ed è appena stata inaugurata alla Fondazione Prada a Milano. L’installazione e il video sono dell’artista marocchina Meriem Bennani, 36 anni, e si dividono tra il “cute e lo scary” (il carino e lo spaventoso). Nell’opera site specific e cinetica 192 ciabatte infradito si muovono all’unisono in un “balletto-sinfonia-rivolta” mentre il film, autobiografico, parla delle sfumature dell’amore e del dolore nel rapporto madre-figlia.
Poi si passa a Roma a Palazzo Braschi per visionare oltre 130 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta, che raccontano la presenza artistica delle donne nella Roma capitale delle Arti tra XVI e XIX secolo e che sono state spesso relegate una sorta di silenzio storiografico. Una carrellata di dipinti di note pittore come Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni e di quelle meno conosciute, come Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis.
Tipo top | Per questo businessman indiano siamo tutte Queenopause
Sanjith Shetty fondatore di Miror startup di Bengalore che si occupa del supporto alla menopausa (fonte Instagram)
Sanjith Shetty, si definisce no Pause man sul suo profilo LinkedIn. Imprenditore seriale, cinquantenne, la sua ultima avventura professionale si chiama Miror ed è una piattaforma Femtech dedicata al supporto delle donne in perimenopausa e menopausa. La startup offre assistenza tramite consulenze di esperti, la creazione di una community, eventi e workshop e naturalmente l’integratore Miror. L’obiettivo dell’azienda, oltre al business delle pastigliette, è “trasformare questa fase da qualcosa che si sopporta in silenzio a un’esperienza di empowerment, ovvero la "Queenopause". Shetty va anche oltre e vuole che la piattaforma non riguardi solo l’educazione delle donne, ma anche degli uomini affinché supportino di più mogli, madri e figlie. Una problematica molto sentita in India, visto che secondo i dati clinici del sito le donne indiane entrano in menopausa quattro anni prima della media mondiale.
Pensavo di avere (di nuovo) l’acufene e invece erano le Bag charms che tintinnavano sulla borsa di una ragazza che aspettava la metro con me. La mania di accessoriare con mille cazzate (orsacchiotti, perline, foulard, ecc) borsette o zaini, continua a piacere tantissimo alla Gen Z. I charms vengono proposti da tutti, dagli stilisti più famosi, da Fendi a Louis Vuitton, alle fast fashion come Zara e Shein. Noi over 50, che andiamo in giro con il marsupio Uniqlo a tracolla, unico vero accessorio must have, non lo capiamo, ma il "Birkin-ifying" continua a trovare nuove estimatrici. 🤦♀️
Ispirata all’articolo sui 50 anni della scoperta Lucy, un fossile di Australopithecus afarensis risalente a 3,2 milioni di anni or sono, che ha contribuito alla comprensione dell’evoluzione umana, ecco un’ode creata con prompt Xero e ChatGPT.
Nel cuore d'Etiopia, sotto un sole dorato, Lucy riposa, un mistero svelato. Tre milioni d'anni, un passo immortale, ecco la donna che mutò il destino dell'uomo.
Johanson un giorno trovò un ginocchio, segno che lei camminava già eretta. Poi un pezzo di cranio, un dente, una costola, le ossa di Lucy cambiarono la storia.
Camminava eretta, con il corpo minuto, una donna che aprì la strada, la scienza lo ha capito. Lucy ci ha mostrato l'inizio del cammino, una svolta cruciale nel nostro destino.
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