XEROTONINA 49 | Valigie pronte? Si va a Tanaland, isola safe delle donne | Louboutin-azzate | L’impero della guaina di Kim vale 4 miliardi | Il lusso di Maggie | Lavoro, lo scalino è ancora rotto |
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Fotonotizia | Louboutinizzate
Sono inaccessibili sia per il costo (sui 900 euro) che per l’altezza dei tacchi vertiginosi (anche se alcuni modelli Sporty Kate partono da 8,5 cm). Però ammettiamolo, i modelli iconici con la suola rossa delle décolleté Christian Louboutin sono un oggetto del desiderio per molte. Lo stilista parigino durante la fashion week ha fatto un vero e proprio show per presentare l’ultima collezione estiva, le Miss Z, nella storica e esclusiva piscina Molitor. Un doppio spettacolo, interpretato dalle atlete della squadra nazionale francese di nuoto artistico, che ha avuto la direzione artistica del fotografo David LaChapelle e la partecipazione della cantante LP. 👠👠👠
Diritti | Il diritto di asilo per le donne afghane
🔗 Link: Corte di giustizia Ue: "Tutte le donne afghane hanno diritto di asilo"- Integrazionemigranti.gov.it
La Corte di Giustizia Ue in una sentenza del 4 ottobre scorso ha stabilito che tutte le donne afgane hanno diritto di asilo in Europa senza necessità di accertamenti o controlli. La situazione in Afghanistan, dopo il ritorno al potere del regime talebano nel 2021, ha implicazioni talmente gravi sui diritti delle donne che non c’è bisogno di provare altro. La Corte di Giustizia ha riconosciuto dunque che tutte le donne in Afghanistan sono perseguitate e annientate per il solo fatto di appartenere al genere femminile e conseguentemente, nel valutare la concessione dello status di rifugiato è sufficiente che la richiedente sia afghana.
➡️Per approfondire: guardate il duro discorso di Meryl Streep all'Onu: "Una gatta a Kabul ha più diritti di una donna afghana"
Gen Z | Valigie pronte? Si va a Tanaland, l’isola delle donne libere
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🔗 Link: «Tanaland»: en 2024, les femmes doivent donc faire sécession pour pouvoir être elles-mêmes ?- Liberation.fr (in francese)
Il processo a Dominique P., ancora in corso, l’uomo che ha drogato la moglie per quasi dieci anni allo scopo di farla stuprare da decine di sconosciuti reclutati su internet ha scosso la Francia, e non solo. Una delle reazioni a tanta brutalità è il fenomeno “Tana”, “Tanaland”, movimento crescente di mobilitazione francese delle ragazze sui social network, contro la misoginia e in particolare lo "slut shaming", la stigmatizzazione delle donne a causa del loro aspetto o del loro comportamento apparentemente provocatorio. Tutto è nato dal video che vedete sopra dove una ragazza francese, sulle note di una canzone del rapper Niska (che definisce le donne tana cioè puttane) lascia casa sua per dirigersi a Tanaland. L’idea geniale è di appropriarsi di un termine spregiativo per farlo proprio annullandone l’efficacia. Visto che sono considerate tutte tana (con qualsiasi vestito e in ogni situazione) le giovani migrano in questa terra immaginaria che è un “luogo sicuro”, protettivo ed esclusivamente femminile. Una specie di Barbie World tutto rosa, ma senza Ken e compagni. Il fenomeno virale e inarrestabile è stato analizzato ampiamente dalla stampa: la giornalista Nesrine Slaoui l’ha definito hyper intéressant, Elle lo considera uno strumento utile di resistenza alla misoginia. Insomma non finisce qua. C’è naturalmente anche il motto: Liberté, Egalité, Tanacité! ✊✊✊
Business | Lo scalino è ancora rotto
🔗 Link: Women in the Workplace 2024: The 10th-anniversary report- Mckinsey.com (in inglese)
Fragili. Così si potrebbero definire i progressi fatti nelle aziende per la parità dei sessi. I processi sono stati attivati, afferma il decimo rapporto di McKinsey, e siamo più o meno a metà strada, ma ci sono segnali anche di arretramento soprattutto nella discriminazione razziale. Se la rappresentanza femminile è aumentata a ogni livello della gestione aziendale, oggi le dirigenti sono il 29% rispetto al 17% nel 2015, gli uomini continuano ancora a superare in numero le donne a ogni livello. In più le donne hanno meno probabilità di ottenere una promozione a un ruolo di manager, una situazione che non sta ancora migliorando. Lo chiamano in gergo broken rung (scalino rotto). Rotto era e tale rimane. Chiamate il facility team!!!🤙🪜
Business | L’impero della guaina di Kim vale 4 miliardi

🔗 Link: Under her Skims: inside Kim Kardashian’s $4bn apparel empire- Financialtimes.com (in inglese)
Se anche il Financial Times, serissimo quotidiano finanziario ne parla, vuol dire le le basi solide del business ci sono. Florido possiamo dire, visto che vale 4 miliardi, e l’ha costruito Kim Kardashian. Personaggio televisivo (protagonista con le sorelle della saga Keeping Up With the Kardashians, che ha intrattenuto gli spettatori per 20 stagioni), influencer ex moglie del rapper Kanye West, e anche imprenditrice di successo a 43 anni. L’azienda Skims, il marchio di intimo famoso per le soluzioni contenitive o per meglio dire “shapewear”, è stata fondata da lei nel 2019 con gli imprenditori Jens, il CEO, ed Emma Grede. Kim si occupa dell’immagine del brand, dei tessuti e della loro vestibilità oltre a metterci faccia e forme mini. Quella che la giornalista definisce una Nefertiti tascabile, Kardashian è alta 1,57 centimetri, è riuscita in 5 anni a trasformare Skims in un'azienda di abbigliamento a tutti gli effetti che comprende l’intimo maschile e anche capetti comodi da tempo libero che lei chiama “solutionswear”, inventandosi anche tessuti molto elastici che modellano e ti fanno respirare. Insomma, tutti abbiamo un’opinione su di lei, ma le va riconosciuto che ha saputo molto meglio di tante altre influencer (vedi la parabola discendente di Chiara Ferragni) a trasformare molti dei suoi follower -su Instagram sono 360 milioni- in consumatori fedeli. Sbagliando molto (il business dei cosmetici non va così bene), circondandosi di validi collaboratori e just “running the brand.”
Icone | Il lusso di Maggie
🔗 Link: Maggie Smith’s Face Has Something to Teach Us- Nytimes.com (in inglese)
Non mi piacciono gli elogi funebri. Ma questo articolo del New York Times che ricorda l’attrice inglese Maggie Smith recentemente scomparsa, a 89 anni, ha il suo perché. In oltre a 70 anni di carriera Smith ci ha lasciato una bella lezione di vita: non ha mai voluto piallare le rughe, non ha mai lottato per vivere una giovinezza eterna e invincibile, anzi ne ha fatto una bandiera prestandosi, lo scorso anno, a fare anche da modella nella campagna di borse Loewe. Insomma Maggie Smith ci ricorda che l'età stessa può essere il lusso supremo anche se vissuta senza glamour e lustrini, con quello che si ha, facendo quello che ci piace, con alti e bassi, e a lungo.
Podcast | Peggy, una vita controcorrente
🔗 Link: La straordinaria storia di Peggy Guggenheim ora si può ascoltare in un podcast- Artribune.com
In 4 puntate di 20 minuti la storia di una donna che si definiva non una collezionista, bensì un museo. Una donna che ha anticipato il futuro, straordinariamente moderna, libera e controcorrente in tutte le sue scelte. Come quella di insediarsi a Venezia, acquistare il Palazzo Venier dei Leoni, viverci e poi trasformarlo in una galleria di amori, cani e arte.
Stile | Moda gotica, con un tocco vivacetto
L’eterno ritorno del goth. Complici un paio di film, come Beetlejuice, la vicinanza di Halloween e il nero che sfila e intriga, ecco riapparire la moda del gotico ora rinnovata con il nome di soft goth o corporate goth, cioè meno cupo e portabile, anche se non siete Monica Bellucci o Wynona Rider, definita l’eterna goth girl. Se volete fare un test qui una serie di capetti adatti alle signore di mezza età. L’alternativa è giocare con gli accessori: una cappa nera, una spilla, un cappello.



