XEROTONINA 32 | Harriet, o degli uomini come muse | Lydia, che ha sconfitto il cartello della droga | Peggy, 64 anni senza gravità | L’incontinenza verbale è brutta | Lady Oscar alla milanese
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
IN AGENDA QUESTA SETTIMANA ➡️martedì 28 maggio ci sarà a Milano il primo STEM WOMEN CONGRESS progetto che ha l'obiettivo di colmare il gap di genere nelle materie STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). L’evento può essere seguito in presenza o da remoto.
Per info, programma e iscrizione: Women@business
Donne coraggiose | Attenti a quelle 3: la vera storia delle agenti speciali che hanno sconfitto il cartello di Medellín
Link: The three women who brought down the Medellín cartel- Financialtimes.com (in inglese)
Dimenticatevi le agenti speciali “fonate e perfettine” della serie Charlie’s Angels. Quelle vere si chiamano Lydia Bulas, Debbie Crumley e Awilda Villafane, donne che hanno contribuito, negli anni Ottanta, a distruggere il cartello di Medellín attraverso l'Operazione Greenback. Nell’attesa di un film, o almeno di una serie Netflix, leggetevi la loro storia sul Financial Times e scoprite come queste tre impiegate dell’equivalente di Equitalia negli USA (l’IRS) si siano trasformate in agenti sotto copertura ”dopo aver imparato a a sparare con una rivoltella, colpire l'aggressore in entrambi gli occhi, a pestargli il piede e poi a prenderlo a calci nelle palle”- contribuendo a smantellare le reti di riciclaggio di denaro legate al traffico di droga.
Lydia Bulas (a destra nella foto sopra), di origine cubana, è stata la protagonista dell’operazione dal 1980 al 1993. Poi negli anni Duemila ha messo l’expertise maturata a servizio delle aziende private aprendo una società di consulenza, per avere più tempo da dedicare alla famiglia. Ora, a 71 anni, vive a Miami e fa la nonna, ma conserva nel portafoglio una foto di Pablo Escobar macchiata del suo sangue, come se fosse un santino.
Arte | Harriet, gli uomini sono le mie muse
🔗 Link: Harriet Richardson – Men Are My Muse- Ovestandard.dk (in inglese)
Una lettrice mi faceva notare quanto poco spesso parlassi su Xerotonina del genere maschile. L’accontento subito, con questa intervista ad Harriet Richardson, 28enne inglese, graphic designer e poi artista, che li considera una fonte di ispirazione imprescindibile delle sue performance, sia digitali che reali. È diventata famosa scrivendo dei cartelli che sono diventati virali durante le proteste climatiche nel 2019, uno di questi recitava “Le fidanzate di Leonardo Di Caprio meritano un futuro”. Ispirandosi alla performance art di Marina Abramovic nel giorno di San Valentino Harriet ha organizzato una maratona d’amore online dove si è intrattenuta con un centinaio di uomini etero dedicando loro 5 minuti ciascuno. Li considera elementi preziosi, che fanno parte della vita, con il cibo, il sesso e la tristezza. Il suo ultimo libro di fotografie si chiama Scandalous Book e raccoglie una serie di foto provocatorie realizzate durante l’ultimo giorno di lavoro: “Sono una raccolta di immagini effettuate con uno scanner. È una sorta di vaffanculo al mondo del design aziendale senza cuore, associata a una sana celebrazione delle mie tette”.
Tipe top | Peggy Whitson, perché la non gravità fa schifo
🔗 Link: Astronaut Peggy Whitson: How space changed my body- Bbc.com (in inglese)
"Gravity really does suck" (la -non- gravità fa davvero schifo e lassù si invecchia più velocemente) con queste parole l'astronauta Peggy Whitson, 64 anni, che detiene il record mondiale di giorni trascorsi nello spazio - ben 675 - spiega in questo video alla Bbc quanto lo spazio influisca sul corpo umano. Nell’intervista la comandante racconta di aver sperimentato perdita di densità muscolare, difficoltà di orientarsi e nella visione, attacchi al sistema immunitario, e come solo la dura disciplina le abbia permesso di completare le missioni. Peggy con un dottorato in biochimica, dopo aver prestato servizio alla Nasa per 30 anni, partecipando a numerose missioni, nel 2018, ha iniziato a lavorare come direttore nell’azienda aerospaziale Axiom Space. L’ultimo volo, (ma non è detto) lo scorso anno, dove per 10 giorni, ha continuato a condurre ricerche biomediche a bordo della ISS. "Vale la pena – ha detto – correre questi piccoli rischi nello spazio per cercare delle risposte che possano fare avanzare la ricerca sulla terra”. Tra le sue attività lo studio sulle cellule ossee per trovare migliori cure per le persone che soffrono di osteopenia e osteoporosi. 👏 Grazie @astro_peggy le donne in menopausa ti sono grate!
Gen Z | Londra è la capitale più smart al mondo
Link: London Is Officially The Most Intelligent City In The World- SecretLondon.com
L'Italia è oggi il primo paese a Londra, come nazionalità di immigrati, stiamo parlando di circa 280mila persone con un’età media di 37 anni. Nonostante le nuove regole sui visti per i lavoratori post Brexit imposte da Sunak (il reddito minimo per essere “eligible” è salito 38700 sterline l’anno) la capitale inglese appare agli occhi dei giovani ancora come una tra le mete più ambite. Il potere attrattivo è spiegato bene in questa classifica di Oxford Economics che posiziona Londra come la prima città al mondo per capitale umano, e seconda dopo New York nella classifica generale (su 1000 città al mondo). Questo primato, spiega la ricerca, è dovuto “alle conoscenze e alle competenze collettive della popolazione che sono alla base del potenziale economico. Nell'odierna economia basata sulla conoscenza, le città con una forza lavoro diversificata e altamente qualificata e con imprese innovative sono meglio posizionate per adattarsi ai cambiamenti tecnologici e competere a livello globale”. Magra consolazione, ma po’ di quel capitale è fatto dal lavoro dei nostri ragazzi.
Mostre | Lady Oscar milanese
🔗 Link: Lady Oscar compie 45 anni: una mostra a Milano celebra l’affascinante eroina - Artribune.com
La nostra generazione è cresciuta, negli anni Ottanta, a Girelle e cartoni giapponesi (qui una esauriente rassegna): Heidi, Candy Candy e naturalmente Lady Oscar. A quest’ultima, coraggiosa battagliera, nel 45esimo anniversario della serie animata, il museo del fumetto di Milano dedica una mostra. Dal 25 maggio gli spazi espositivi saranno dedicati alla comandante delle guardie reali Oscar François de Jarjayes, con video, bambole, merchandising, riproduzioni di abiti storici e cosplay, pettinature e approfondimenti storici. Un capitolo speciale del percorso sarà dedicato alla storia di Francesca Scanagatta, una ragazza nobile milanese nata nel 1776 che fece carriera nell’esercito austriaco fingendosi uomo. La vera Lady Oscar frequentò l’accademia militare, apprendendo il tedesco e il francese, l’inglese, la matematica e l’uso delle armi e combatté varie battaglie. Nel 1800 venne congedata, con il grado di tenente, quando il padre svelò l’imbroglio.
Podcast | L’incontinenza verbale è una brutta cosa
Link: Incontinenza verbale e valore del silenzio-Spotify.com
Vera Gheno, è una sociolinguista, che cura una serie podcast per i tipi de Il Post che si chiama “Amare Parole”. In questo episodio prende spunto dallo scazzo verbale tra Enrico Mentana e Lilli Gruber, dove la conduttrice all’ennesimo ritardo del direttore nel concederle la linea ha usato l’espressione “l’incontinenza verbale è una brutta cosa”, Gheno fa alcune intelligenti considerazioni sulla difficoltà (spesso maschile) di passare la parola alle donne.
Sondaggio | Posso parlare?✋
Quante volte vi è capitato in un contesto professionale o personale di dover chiedere la parola con insistenza a un rappresentante del genere maschile prima che vi venisse concessa?
Grazie dell’omaggio nella “tua casa”Paola sempre gentilissima!
cara Luisanna,
bravissima, grazie, vedi il mio blog dove ho riportato una tua news.