XEROTONINA 23 | London calling, Xero risponde | Yoko Ono si riprende la mela | Dai Cappelli ai Collant | Mangiare Bombay a Soho | Il club delle nuotatrici libere | Andare per libri a Marylebone
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Questo numero è liberamente inspirato alle ultime 72 ore, intense, passate a Londra.
Arte | Yoko Ono si riprende la mela
🔗 Link: Yoko Ono e l’ibridazione culturale con cui cercare di fare pace- Il Manifesto






Yoko Ono, 91 anni compiuti da poco, si cala perfettamente in quell’adagio, dalle origini incerte (alcuni lo attribuiscono a Virgina Woolf) che dice che accanto ad ogni uomo di successo si nasconda una donna talentuosa. Tra queste c’è Ono, protagonista dell’arte concettuale e attivista, ben prima di conoscere John Lennon, e anche dopo la sua morte. La mostra tributo, visibile fino al 1 settembre, che le dedica la Tate Modern raccoglie 200 opere tra installazioni, corti come il famoso Fly, (dove in 25 minuti si assiste al volo di una mosca su un corpo nudo di donna) e poi musica, fotografie e readymade. Come la iconica Apple, la mela verde, appoggiata su un piedistallo, che fece conoscere i due artisti a Londra nel 1966. Si narra che Lennon visitò in anteprima una sua esibizione che comprendeva anche una mela che doveva stare lì a marcire, il musicista invece la morse e lei si arrabbiò moltissimo. Il resto è storia. Ono, nata in Giappone e poi rifugiatasi negli States, ante Lennon, è stata anche la prima donna ammessa alla facoltà di filosofia dell'Università di Gakushuin e persona estremamente colta. Poi noi la ricordiamo come la rompiballe, l’odiosa, che stava sempre appiccicata al suo mitico uomo, e la sfascia Beatles. Nulla di tutto questo, si dice a Londra - tardivamente.
Fashion | Dai Cappelli ai Collant con stile
🔗 Link: - Il Palais Galliera di Parigi dedica una mostra a Stephen Jones - Elle
I copricapo di Stephen Jones si trovano nel suo atelier al 36 Great Queen Street di Covent Garden e anche a Doverstreetmarket (fermata metro Piccadilly Circus) tra gli indirizzi più cool della metropoli, insieme a vestiti, gioielli, scarpe, riviste e profumi di tendenza. Nella palazzina di tre piani accanto ai container corner dei vari brand, su una colonna albero sono appesi i deliziosi, divertenti e leggiadri cappelli firmati dal famoso modista inglese. Jones, 66enne, ha confezionato cappelli per i più grandi stilisti Dior, Jean-Paul Gaultier, John Galliano, Vivienne Westwood, Comme des Garçons e Marc Jacobs e per le teste più glamour, da Rihanna a Lady Diana, da Boy George alla Regina Elisabetta II. A lui verrà dedicata una mostra personale al Palais Galliera di Parigi dal prossimo 19 ottobre al 2 marzo 2025.


A Dover Street Market ho anche adocchiato un paio di capi alla Bianca Censori (la compagna di Kanye West, ora Ye) che ama molto i collant, le trasparenze e i look audaci. Si tratta di un paio di calze tatuate di Junya Watanabe (275 sterline) da abbinare a una fascia di un bikini e uno stivaletto simil ortopedico (sopra, foto Xerotonina). Prezzo non precisato ma trovare qualcosa a meno di molti milly (si direbbe a Milano) qui è impossibile.
Cibo | Sapori di Bombay a Soho
🔗 Link: The 30 best Indian restaurants in London - Cnn (in inglese)
Londra è anche e soprattutto la città dove provare la vera cucina indiana. In questo link Cnn propone 30 ristoranti che propongono i piatti più fedeli a quelli del continente indiano. Mayfair e Soho sono i quartieri dove l’offerta è più ricca. Qui si trova sia il due stelle Michelin Gymkhana, sia il creativo Kricket, che unisce i sapori di Mumbai e Londra. Io ho provato il Dishoom, from Bombay with love, una catena che comprende sette ristoranti sparsi in vari quartieri, dove trovare prezzi onesti, bella atmosfera e accoglienza, e piatti non troppo piccanti. Perfetto per una sosta dal breakfast, alla cena e per organizzare party in spazi appositi molto gettonati.
Tipe top | Il club delle nuotatrici libere
🔗 Link: Cold water swimming improves menopause symptoms - Ucl.com (in inglese)
Lo sapete che nuotare nell’acqua fredda è un toccasana per la menopausa? Lo ha stabilito uno studio dell’università londinese UCL che ha condotto una ricerca su 1.114 donne, 785 delle quali in menopausa, per esaminare gli effetti di questa pratica sulla salute. I risultati hanno mostrato che quasi la metà delle donne over 50 hanno sperimentato un miglioramento significativo dell'ansia, il 34,5% degli sbalzi d'umore e il 30,3% delle vampate di calore. Tutte hanno descritto l’attività come una sorta di “guarigione”. In Uk sono molte le associazioni di donne, dai 40 anni e oltre, come le Early Crew, o le Dawntalkers che si ritrovano all’alba per nuotare in acque libere L’abitudine di praticare questo sport in luoghi, non convenzionali, ma aperti come fiumi, laghi, cave e naturalmente mare, ha anche una sua associazione l’Outdoor Swimming Society, creata quasi vent’anni fa da una donna. Il suo nome è Kate Rew, giornalista, classe 1970, che ha cominciato a nuotare nel fiume della fattoria dove viveva nel Devon, e non hai mai smesso. La sua passione ora è condivisa da più di 7 milioni di persone solo in Gran Bretagna. Per chi vuole saperne di più Rew, oltre al sito, ho scritto diversi libri sull’argomento e anche il manuale “The Outdoor Swimmers Handbook”.
Gen Z Slogan | Saggia, spiritosa e imprevedibile

Un post it trovato in città. Mi piace pensare che sia stato affisso e scritto da una giovane della Gen Z. Ma potrebbe essere una citazione di questa intervista a Miley Cyrus e va bene lo stesso. Il biglietto recita: Be sage, witty and unpredicatble, (sii saggia, spiritosa e imprevedibile). Applichiamolo subito anche alla nostra anta-età, alternandolo alle imprecazioni per i soliti sbalzi pressori, di umore e calore. Foto Xerotonina.
Libri | In vetrina a Marylebone
Scordatevi l’arcinota libreria di Notting Hill, troppi turisti. Io ho visitato invece Daunt Books a Marylebone, quartiere chic, tranquillo, pieno di boutique e ristorantini. Ecco alcuni libri che ho visto in vetrina e inserito nella lista di quelli da leggere, prima o poi.
How to be old- La biografia di Lyin Slater -alias iconaccidental- ex professoressa alla Fordham University di New York che a 60 anni è diventata per caso un'icona della moda. Una storia che racconta che non è mai troppo tardi per realizzare il sogno di una vita.
Secret Voices – A Year of Women’s Diaries - le voci di 100 donne, che coprono 4 secoli, tratte di loro diari, da Lady Anne Clifford a Virginia Woolf. Curato dalla giornalista ed esperta della famiglia reale Sarah Gristwood.
The patriarchs. The origins of Inequality - di Angela Saini giornalista scientifica pluripremiata che indaga su come il dominio maschile si sia radicato nelle società e diffuso in tutto il mondo, dalla preistoria al presente. Alcuni suoi libri sono stati tradotti anche in italiano: Inferiori. Come la scienza ha penalizzato le donne e Superiori. Il ritorno del mito della razza. Le bugie della scienza sulla superiorità dell'uomo bianco.