XEROTONINA 21 | È ovvio che diventeremo ricche | È ovvio che siamo irritanti | E depresse | È ovvio l'orgasmo mentale | È ovvio che ci insultate | È ovvio che la vita comincia a 40 anni
Benvenute nel club di Xerotonina: rassegna di notizie selezionate per la Generazione X. In xx link vi parlo di finanza personale, benessere, viaggi, vita pratica. Più digressioni varie.
La scrittura e la scelta degli argomenti sono opera mia. Non ci sono inserzioni pubblicitarie. Se volete segnalare idee la mail è luisannab@xerotonina.com. Grazie!
Piccolo divertissement: questo numero è ispirato al trend di TikTok è ovvio che/ of course che invita gli utenti a condividere e sfatare stereotipi di qualsiasi tipo, con ironia.
Gender Gap | È ovvio che: diventeremo ricche
🔗 Link: Millennial women are about to get richer, report finds- Business Insider (in inglese)
Lavoriamo quanto gli uomini, anche se occupiamo meno posizioni apicali. Il nostro stipendio è comunque inferiore: in Italia le donne guadagnano 8 mila euro in meno all’anno rispetto agli uomini, negli Stati Uniti percepiscono in media l'82% di quanto guadagnano i colleghi. Il gap potrebbe essere parzialmente ridotto grazie alla femminilizzazione della ricchezza. Almeno nei prossimi due decenni quando, secondo le analisi di alcuni economisti americani, 80 trilioni di dollari passeranno di mano, dalla generazione dei boomer a figli e nipoti. Il denaro andrà a beneficio di donne, soprattutto millennial, grazie alla loro longevità. Cosa ne faranno? Secondo questa indagine investiranno in aziende gestite al femminile, pagheranno salari più equi, e punteranno su cause filantropiche, organizzazione no profit in linea con i loro valori, come la lotta al cambiamento climatico e il sostegno alle famiglie. Una vera rivoluzione.🤞
Audio Sex | È ovvio che: ci piace l’orgasmo mentale
🔗 Link: Dipseastories - in inglese
Respirazione, meditazione, Hot Vinyasa, automassaggio, una collezione infinita di suoni rilassanti che conciliano il sonno, i dirty talk con un’educatrice sessuale per imparare l’empowerment anche sotto le lenzuola e tanti racconti erotici audio (scritti da donne). Le storie un po’ stile Harmony, i personaggi sono il cowboy burbero, lo stalliere, il prof, il barista ecc. ma più piccanti come quello di Killian, l’irlandese, che manda un vocale alla sua partner pieno di sussurri e desiderio, per mostrarle quanto le manca. L’app a pagamento (si può testare, la prima settimana è gratis) Dipsea è stata creata nel 2018 da due giovani Gina Gutierrez e Faye Keegan che hanno voluto raccontare attraverso la voce l'aspetto mentale della sessualità femminile. Da provare alternandoli a podcast e audiolibri, più impegnativi, e decisamente meno divertenti.
Salute | È ovvio che: siamo le più depresse
🔗 Link: Depressione colpisce soprattutto le donne- La Repubblica
La depressione colpisce senza pietà l’universo femminile: in Italia ci sono due milioni di casi diagnosticati, tra adolescenti e adulte. Un problema che va aldilà del disagio psichico visto che nei pazienti con depressione, il diabete è 5 volte più frequente, la coronaropatia ischemica e le malattie articolari sono circa il doppio, le malattie respiratorie sono 4 volte più frequenti e, dopo i 55 anni, la mortalità è circa 4 volte superiore a quella della popolazione generale. Per capire il fenomeno Fondazione Onda, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, ha organizzato un convegno su questi temi: “Donne e salute mentale, i disturbi più comuni nell’era dell’imprevedibilità” che si può seguire anche online l’8 marzo.
XX vs XY | È ovvio che: mi insultano perché sono donna
🔗 Link: Perché sono una donna. Dietro all'odio misogino- Arte.tv
Insulti e minacce sessiste siano parte del quotidiano di molte donne, ma colpiscono in particolare quelle più esposte nella sfera pubblica: giornaliste, attiviste e politiche. Durante i dibattiti, le donne vengono interrotte più spesso degli uomini e sui social network, gli uomini compiono anche attacchi organizzati contro coloro che si esprimono sul femminismo. Alcuni sono radicalizzati e vivono nella cosiddetta manosphere o uomosfera. In questo documentario le interviste alle rappresentanti di tutte le categorie sociali, vittime di manifestazioni misogine.
Gen Z | È ovvio che: al lavoro la GenZ è irritante
🔗 Link: Engagement at work among elder millennials and Gen Zers is in ‘dramatic decline,’ new Gallup poll says- Yahoo.com (in inglese)
Enable 3rd party cookies or use another browser
Jodie Foster, 61 anni, li ha definiti irritanti. In una intervista al Guardian l’attrice ha dichiarato che lavorare sul set con collaboratori della Gen Z è stato un’incubo: arrivano in ritardo, fanno errori grammaticali nella mail ecc. La progressiva disaffezione delle nuove generazioni sul posto di lavoro è stata evidenziata anche in questa recente ricerca di Gallup secondo la quale, mentre i boomer e Gen X tengono botta, Millennial e Gen Z hanno registrato un declino della fiducia e dell’impegno a causa della mancanza di: soddisfazioni personali, opportunità di apprendimento e crescita, legami con la mission dell'organizzazione, feedback dai manager sulle loro opinioni e sulla possibilità di esprimerle in un confronto, opportunità di sviluppo concrete. In breve: accanto a ogni due lavoratori under30, ce n’è uno scazzato seduto alla scrivania. Non perché sono sfaticati di per sé, ma per la totale assenza di un vero coinvolgimento. Se non la trovano sono pronti a cambiare occupazione, e spesso. La causa primaria di questa disaffezione è il lavoro da remoto o ibrido, dove la distanza fisica si traduce in distacco psicologico, in secondo luogo per la mancanza di flessibilità (nell’orario di lavoro o sede) che per i più giovani non è solo richiesta, ma addirittura non negoziabile.
Tipe top | È ovvio che: la mia vita è cominciata dopo i 40 anni
🔗 Link: How to Grow Old Like Isabella Rossellini - New York Times (in inglese)
Isabella Rossellini ha 71 anni e non si è mai divertita tanto, lo racconta in questa intervista sul New York Times. L'attrice, regista, modella, contadina sfata molti miti, come quello della sua presunta infanzia dorata: “Mio padre è sempre stato un regista sperimentale e influente, ma anche molto rigoroso. e non è ha mai avuto successo al botteghino. Quindi ricordo che più volte i mobili di casa venivano pignorati per pagare i debiti. Ma io ero felice perché potevo andare in bicicletta nel mio appartamento!”. Il momento più significativo della sua vita però è stato dopo i 40 anni quando Lancôme decise che era troppo vecchia per rappresentare l’azienda e rescisse il contratto ventennale (per poi ripensarci e richiamarla 20 anni dopo!). Cominciò allora, con due figli piccoli e senza partner, a scrivere la sua biografia "Some of Me". Si iscrisse poi all’università e pensò a un piano B vivendo ogni giorno con un senso di libertà che non aveva mia provato. Un piano ancora work in progress, che l’ha portata ad allevare polli e pecore a seguire un corso di ornitologia e a realizzare prossimamente un podcast che si chiama “l’ultimo atto”. Che però non sarà affatto l’ultimo.